Il pensiero del giorno

 

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Nell' uomo, le fasi dell'acquisizione della saggezza sono quattro:

(1) venir preparato e guidato dai genitori, dagli insegnanti e dagli anziani;

(2) desiderare ardentemente di stabilire la felicità e la giustizia

nella società;

(3) utilizzare le proprie energie per trasformare la comunità umana e, infine,

(4) comprendere che il mondo è al di là di ogni possibilità di redenzione tramite lo sforzo umano, e che c'è solo bisogno di salvare se stessi.

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L' istruzione deve servire a far sì che l'uomo viva felicemente senza rendere infelici gli altri; deve servire a far sì che egli impari a dare il giusto valore alle cose, ai piaceri, ed in generale a tutto ciò che possiede.

Chi non conosce l'eredità culturale e storica del proprio Paese è come un orfano.

Per far crescere i germogli, la terra è essenziale; affinché gli ideali vengano impiantati, la conoscenza degli sforzi sostenuti dai Santi e dai Saggi, nonché quella dei loro successi, è altrettanto essenziale.

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Un uomo fu trovato a scrivere 'pepe' su un barattolo di zucchero, e quando gliene fu chiesto il motivo rispose: "Lo faccio solo per imbrogliare le formiche!"

L'etichetta 'sistema educativo', posta sull'attuale sistema di insegnamento alla gioventù, non riesce ad ingannare nessuna persona, dotata di capacità raziocinante, che ricerchi il vero scopo dell'educazione: la manifestazione del Divino nell'uomo.

L'umiltà e l' attitudine alla venerazione, che appaiono nei 'curricula' raccomandati dalle Upanishad, sono essenziali per l'uomo, ma esse non vengono promosse dal sistema educativo odierno.

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Si è convinti che l'acquisizione della conoscenza corrisponda all'acquisizione della ricchezza.

Ma questo non è giusto.

Proprio come un uccello ha due ali, ed un carretto ha due ruote, l'uomo deve avere due tipi di conoscenza - una di cui vivere ed una per cui vivere.

La prima lo aiuta a procurarsi ciò che è necessario per vivere, mentre l'altra lo ricompensa per il solo fatto di aver vissuto.

Quale che sia il lavoro che uno studente riuscirà ad ottenere, ovunque lavorerà, niente dovrà impedirgli di continuare a praticare la disciplina spirituale.

Senza delle basi spirituali, l'educazione è sprecata.

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Viene spesso dichiarato che la conoscenza è potere, ma quest'affermazione non è veritiera, in quanto il potere risiede nel carattere.

Niente sulla terra può essere più forte del carattere.

Le ricchezze, i titoli di studio, lo stato sociale, l'autorità... se paragonate al carattere, queste sono tutte cose fragili ed inconsistenti.

Guadagnarsi da vivere è importante, ma ancora più importanti sono gli ideali per cui si vive.

Lo scopo primario dell'educazione consiste nel rendere le persone capaci di manifestare la Divinità interiore.

Se gli studenti perseguissero l'educazione con questo spirito, essi sarebbero in grado di promuovere il benessere della nazione e della società e, contemporaneamente, agirebbero al meglio anche per loro stessi.

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Gli studenti devono essere incoraggiati a 'seguire il Maestro' (la voce interiore della Coscienza), ad 'affrontare il diavolo' (i degradanti stimoli anti-sociali), a 'combattere fino alla fine' (fino a quando non si diventa capaci di sconfiggere i nemici interiori della lussuria, della rabbia, dell'avidità, dell'attaccamento improprio, della superbia e dell'odio) e a 'portare a termine la partita' (la vita sulla terra).

Gli studenti devono rendersi conto che la pratica spirituale è importante quanto l'istruzione secolare; devono diventare consapevoli di quanto sono debitori a Dio, per tutti i benefici di cui godono, inclusa l'aria che respirano e l'acqua che bevono.

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L'atmosfera dell'Amore non dovrebbe venir disturbata da apprezzamenti poco caritatevoli riguardanti la fede degli altri.

Non si deve ridicolizzare o calunniare nessuno.

Le menti dei bambini non devono essere inquinate dalla paura, dall'odio o dal disgusto.

Le porte dei loro cuori devono essere aperte a tutti.

Più tardi, quando l'impatto della società e del Paese su di essi aumenterà, gli alunni potranno essere guidati ad un processo di comprensione delle forze politiche e religiose che influenzano la loro vita.