BRANI DA L’ALCHIMISTA di Paulo Coelho.

 

… è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro,

che si trovi nel deserto o in una grande città.

E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza.

Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa mano.

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  Abbiamo paura di perdere soltanto ciò che possediamo, sia esso la nostra vita o i nostri poderi.

Ma la paura passa quando ci rendiamo conto che la nostra storia e la storia del mondo sono state scritte dalla stessa mano.

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  La Madonna, con il bambino Gesù fra le braccia, aveva deciso di scendere in Terra per visitare un monastero.

Orgogliosi, tutti i monaci si misero in una lunga fila, presentandosi ciascuno davanti alla Vergine per renderle omaggio.

Uno declamò alcune poesie, un altro le mostrò le miniature che aveva preparate per la Bibbia….

… all’ultimo posto della fila ne rimase uno, il monaco più umile del convento, che non aveva mai studiato o testi sacri dell’epoca.

I suoi genitori erano persone semplici, che lavoravano in un vecchio circo e gli avevano insegnato soltanto a far volteggiare le palline in aria.

Quando giunse l suo turno, gli altri monaci volevano concludere l’omaggio perché il povero acrobata non aveva nulla di importante da dire e avrebbe potuto sminuire l’immagine del convento.

Ma anche li, nel profondo del proprio cuore, sentiva un bisogno immenso di offrire qualcosa a Gesù e alla Vergine.

Pieno di vergogna, sentendosi oggetto degli sguardi di riprovazione dei confratelli, tirò fuori dalla tasca alcune arance e cominciò a farle volteggiare: perché era l’unica cosa che egli sapesse fare.

Fu solo in quell’istante che Gesù Bambino sorriso e cominciò a battere le mani.